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domenica 11 luglio 2010

post femminista?

… talvolta i miei pensieri seguono percorsi che definire assurdi è del tutto eufemistico. Ma quando mi ci fisso per diversi giorni confesso che la cosa un po’ mi inquieta. Provo a esorcizzare il leit motiv della settimana chiacchierandone con voi.
Lasciamo perdere il fastidio che provo guardando – sempre più distrattamente – i telegiornali. Per le notizie divulgate mi vien sempre più spontaneo paragonarli a testate del calibro di un “Novella tremila” o giù di li.
Piuttosto la mia attenzione ultimamente viene catalizzata dalla pubblicità, in particolare a tutto l’universo di spot che strizzano l’occhio alle esigenze femminili… di qui un paio di considerazioni.
1) mentre gli uomini mantengono un’aura di composta e indefessa inattaccabilità da ogni qualsivoglia meschinità umana – persino l’esigenza di un qualcosa che tenga ferma la dentiera sembra assolutamente virile… - noi femminucce veniamo ritratte quali povere fragili difettose creature soggette a tutta una serie di deperimenti fisici che devono essere occultati ad ogni costo;
2) ovvia conseguenza per poter fronteggiare le quotidiane manifestazioni di tale fallace natura… è quella di constatare che noi femminucce non solo abbiamo l’esigenza fisica di trascinarci appresso una borsa, in qualunque momento e in qualunque luogo ci si ritrovi, ma anche che la moda impone di scegliere borse tremendamente piccole!

Essì, eh! Pensate un po’ a quante cose dobbiamo farci stare, lasciamo perdere naturalmente ciò che comunemente serve di corollario: cellulare, portafoglio, tessere del supermarket, chiavi di casa. Fin qui niente di che. Ma vediamo cosa la pubblicità ci suggerisce essere di vitale importanza aver sempre a disposizione:
- per nulla al mondo uscire di casa senza gloss: se le tue labbra non scintillano vali meno di niente!
- Ma il gloss non può nulla se non hai uno stick di burro cacao per labbra sempre idratate…
- E se ti viente l’herpes? Come fai a farti sbaciucchiare da quel fusto dell’ufficio accanto al tuo? E allora trovalo un posticino in borsa per il patch…
- E se ti vien mal di gola? Che problema c’è, basta infilare in borsa lo spray verde…
- Non ti va di far le scale e preferisci l’ascensore? Bhè… non pensarci nemmeno se soffri di spiacevoli perdite tutt’altro che aulenti… a meno di non avere con te un certo tipo di mutandine assorbenti… problema che, ovvio, hanno solo le donne… mai sentito che un uomo possa avere le guarnizioni allentate, vero?
- Naturalmente per tutte le altre donne è impensabile non avere un velo sullo slip (con ali, senza ali, con zampe e becco…) e altri due o tre veli in borsa – tanto si son inventati la scatolina ultra sciccosa apposta per portateli appresso.
- E in quei giorni? Bhè, un pacco intero di assorbenti non può mancare in ogni borsa di donna in età fertile…
- Però si sa, quei giorni ci rendono doloranti e irritabili… e via allora a una scatola di pilloline declinate in fantastilioni di sfumature di rosa…
- E se invece il tuo problema è il prurito intimo? Ma chi non si tiene in borsa un flaconcino di spray pronto sollievo in ogni dove? Naturalmente in una confezione… rosa…
- Immancabile la crema per mani sempre perfette anche se devi scartavetrare un quintale di neve dalla porta di casa...
- È risaputo… tutto il giorno a lavoro sui tacchi a spillo… ma insomma! In borsa devi mettere pure una scatola di cerotti anti vesciche, che diamine!
- E ovviamente una pomata per le gambe stanche e pesanti…
- Mmmh… e se ti capita di doverle scoprire le gambe? Eh, un ritocchino veloce con un colpo di schiuma depilatoria in spray non può mancare… con relativo fazzolettino di chiffon per la prova pelle-liscia-come-il-popò-di-un-bambino.
- Come pure non puoi uscire di casa senza un flaconcino di detergente ammazza germi per pulirti le mani quando non trovi un rubinetto…
- Quasi dimenticavo le salviettine intime per sentirti fresca tutto il giorno,
- Il chewingum indispensabile se non puoi lavarti i denti dopo aver sgranocchiato l’oliva del martini all’aperitivo delle 5, ora in cui tutte, ma proprio tutte, usciamo dall’ufficio (non prima di esserci spruzzate la patata con lo spray ed esserci appiccicate il patch anti herpes che poi avremo generosamente sepolto sotto il gloss…).
- Ti viene un languorino a metà mattina? Dalla magica borsa spunta prontamente una barretta piena zeppa di peccaminoso cioccolato ma con solo due o tre calorie…
- Ti senti in colpa per quelle tre calorie, vero? Niente paura, accanto alla barretta prima di uscire hai sistemato la bustina di magica polverina brucia grassi, quella che si può prendere anche dopo i pasti...
- sei stitica? "c'hai il blocco?" no problem: metti in borsa un'altra scatola di pasticche per un pronto sgonfiamento!
- Recentemente ho poi scoperto che, se dopo tutto questo non ti senti ancora sufficientemente complessata, ci tengono proprio tanto a farti sapere che anche la cellulite è una malattia, e come tale NON puoi far finta che il problema non ti sfiori… ergo… in borsa ti devi tenere pure la crema da spalmarti in caso d’emergenza. Le fanno apposta in comodissime bustine monoporzione!
- Già che ci siamo potremmo portaci pure il trabiccolo che tramite scosse elettriche bruciatritaaffettaimpasta la ciccia, comodissimo perché invisibile anche sotto i vestiti e lo puoi usare ovunque, anche in ufficio…
- E se la tua borsa è ancora troppo vuota e leggera, non scordare di sistemarci anche un boccione da un litro e mezzo di acqua, ma di quella che l’acqua la elimina in quanto poverissima di sodio… (occhio che non è molto compatibile il contatto con il dispositivo di cui sopra).

Il tutto magari potete infilarlo in una borsa come questa...


Se ho scordato qualcosa perdonatemi… la mia borsa era decisamente già troppo piena per farci stare qualcos’altro, e un’altra parte anatomica di me (che detengo impropriamente e in modo squisitamente metaforico) era decisamente ancora più piena per andare oltre…

martedì 6 luglio 2010

meditando...

Oggi non parlo di crocette, e anche se so che solo tre persone che passano di qui sono interessate a leggere di altro... vabbè, questa la dedico a voi tre!

Dal blog di Gragra:

Salve, sono un cittadino dell'Italianistan.Vivo a Milano Due in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio.Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio.Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco al lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.Quando devo andare in banca vado in quella del Presidente del Consiglio.Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).Se, invece, la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.Allora mi stufo e vado a navigare un po´ in internet, con provider del Presidente del Consiglio.Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti e avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel MIO esclusivo interesse .....che CULO !!!!!!!!!!


E questo tanto per riderci un po' su.

Quanto segue, invece, per rifletterci un tantino meglio, sempre dallo stesso blog:

Oggetto: L'Aquila......

- Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 6 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. "Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo." Loro non scrivono voi fate girare Rag. Valeria Betti, Consulente del Lavoro -.


E non venitemi a dire che non ha senso parlare di politica!

Se vi interessano le mie creazioni:
federicabasso17@libero.it