Finalmente anche in Italia! date un'occhiata:

venerdì 29 agosto 2008

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..... Vi è mai capitato di recarvi all'ufficio postale e di tornare a casa così?

Allora potete capirmi.

Questa mattina ci vado per pagare una bolletta. Entro sorridente trillando un bel "buongiorno!" ai presenti, felice che fossero pure pochi. Hai visto mai che per una volta riesco a non uscire di qui coi capelli bianchi?

Mi predispongo in fiduciosa attesa già pronta col bollettino e i soldoni in mano.

...

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Il sorriso comincia a increspare gli angoli verso il basso. Tipo candela sciolta.

...

Il direttore sparisce con un cliente nel proprio ufficio. Ok, resta ancora uno sportello aperto.

...

Nel frattempo si è fatta coda, e l'impiegato ancora operativo (ssè) chiacchiera amabilmente con il cliente che stava servendo quando sono entrata piena di buone speranze (... lasciatele, o voi che entrate...).

Ritorna il direttore, evade la pratica in corso e accoglie la signora che stava davanti a me.

...

...

Evviva, è il mio turno!!!

Già lievemente irritata, ma ancora in fase buonista porgo il mio bollettino e a seguire ben distesi i tre pezzi grossi e la monetina.

... l'impiegato contempla il bollettino. Vedo il suo sguardo smarrito. Per nulla impietosita spingo ancora più avanti i soldi. Non hai scampo.
... l'impiegato poco convinto passa il bollettino alla macchina. La macchina fiuta l'odore della sua paura e ringhia. Il bollettino si è incastrato.
L'impiegato perplesso apre le fauci della belva, coraggiosamente infila la mano ed eroicamente estrae la carcassa dilaniata del mio bollettino. Ed è qui che i duri cominciano a giocare! L'impiegato si guarda in giro e afferra con disinvoltura un paio di forbici che paion sciabole (oddio adesso fa harakiri!...) e contempla il bollettino. Dopo cauta riflessione decide la porzione che è opportuno amputare e...... ...... ....... ta(aahwn)glia! Con gesto baldanzoso piglia la sua parte di bollettino e la deposita nella fossa comune dei bollettini, mentre si accinge a salvare il salvabile.
Nel frattempo mi chiede se ho tredici centesimi. Paonazza e sbuffando dalle froge glieli conto giusti sotto il naso.
...
A questo punto un'equipe di cardio chirurghi avrebbe già completato un espianto.
L'impiegato rigira i tre pezzi del mio bollettino, e le sette persone sette dietro di me iniziano a piantare spilloni nelle bamboline voo doo.
Io fisso lo sguardo fiammeggiante sul rotolino di nastro adesivo che in linea retta stava esattamente tra me e il bradipo. Ma il bradipo lo guarda e nonlovede... Fa il giro dello sportello, si fa prestare il nastro adesivo dal direttore e si accinge a rimettere insieme i pezzi.
Nel frattempo l'eliambulanza ha già consegnato il cuore al paziente ricevente.
Il primo pezzo di nastro adesivo atterra con successo unendo le prime due parti.
Il bradipo strappa un altro pezzetto di nastro. Una signora inginocchiata sui ceci sta sgranando un rosario (forse di imprecazioni in latino...).
Il nastro non combacia. Lo strappo è obliquo, mentre il nastro è orizzontale. Come si fa?
A questo punto ho il latte alle ginocchia, gocce di sudore mi corrono lungo la schiena e mi prudono le mani, ma non posso afferrare l'impiegato per la collottola: il vetro antiproiettile lo difende.
...
Il paziente in sala operatoria ha il torace pronto per l'innesto.
Il bradipo rivolta il bollettino a faccia in su. Ma il nastro adesivo non combacia ancora.
Rivolta nuovamente il bollettino. Rigira in mano il nastro. Ancora niente. Adesso lo strappo è obliquo ma il nastro è verticale. INCLINALO PIRLA!!! Le parole mi si strozzano in gola, il mio sguardo assassino incrocia quello del direttore che contempla la scena a bocca aperta, incredulo. Qualcuno dietro di me lancia un anatema (... ma almeno te va avanti con la fila noooo???)... Mi passo sconsolata una mano sul viso. Una vena sul collo mi pulsa in modo allarmante.
All'improvviso l'illuminazione: come per magia il bradipo intuisce che le sue mani possono muoversi indipendentemente l'una dall'altra, così mentre una sta ferma l'altra ruota il pezzetto di nastro e come per magia il mio bollettino è a posto.
A questo punto il trapiantato si è già svegliato dall'anestesia e sta pizzicando il sedere all'infermiera.
Ma non crediate sia finita, no.
Trionfante alza lo sguardo e candidamente mi fa "scusi, le ho già chiesto se ha due euro, no, eh?"
" NO, NON LI HO DUE EURO". Credo sia rimasto cieco, abbagliato dai lampi che uscivano dai miei occhi. Mi da il bollettino, mi lancia il resto (temeva gli sbranassi le punte della dita che sporgevano dal vetro) e mi saluta.
Me bastarda replico a denti stretti: "alleluja" alzo i tacchi e me ne vo.
Non ci crederete ma senza contare il tempo che ho atteso il mio turno tutta l'operazione ha richiesto venti minuti 20. Un mio ex collega di banca in venti minuti ha smaltito da solo una coda di quattordici persone.
Ma si può???!!!

giovedì 28 agosto 2008

Tutto ebbe inizio da qui...

... esattamente da qui.
Vi ho accennato all'abilità della mia mamma nell'arte del cucito, soprattutto il cucito "funzionale", ovvero dal pezzo di tela al capo finito, che può essere una camicia, un pantalone, una tovaglia, una tenda... cosa che le ho sempre invidiato. E che ho sempre tentato di copiarle. Mettiamoci pure che da piccola avevo un'amica la cui mamma faceva (e fa) la sarta, e che le due mamme si frequentano abitualmente, così io sono sempre stata circondata in qualche misura da fili e pezzetti di tessuto. Sicchè cominciai a chiedere a mamy di poter cucire anch'io come lei. Ma alla tenera età di sei, sette anni di allora mamy non se la sentiva proprio di farmi usare la sua macchina da cucire. Come biasimarla? E così, visto il mio desiderio di poter imparare a cucire da sola i vestitini per le mie bambole ecco che un felicissimo giorno nella mia vita la mia mamy fece entrare lei:







fu amore a prima vista. Lo so, vi chiederete "ma allora com'è che ancora sei così impedita?".... eehhh bhè... che posso dire. Con una mamma tanto brava non sono mai andata oltre qualche cucitura piuttosto elementare, visto che per i progetti più impegnativi c'era sempre lei con la sua Merrit a sopperire! E poi la mia mamma è stata un'eccellente autodidatta, ha imparato quello che sa quando da giovanissima aveva modo di guardare al lavoro un suo zio, sarto rinomato, e poi a casa tentava e ritentava e ritentava e ritentava finchè a forza di cuci-disfa-riprova non ha imparato. Con una pazienza e una costanza che non le ho mai visto in altri campi, soprattutto nell'arte di spiegare quello che faceva! E così io mi sono sempre dedicata ad altro: pasta al sale, ricamo, uncinetto... e via di seguito.

E adesso che sono sposata, non abito appiccicata a lei quindi trovo più comodo imparare che correre sempre a cercare il suo aiuto, tanto più che adesso è molto impegnata e non può starmi tanto appresso. Realizzando così il mio desiderio di bambina, di cui questa macchinina giocattolo, ma perfettamente funzionante, è stata culla e compagna per molti molti anni. Ora è posata su un posto d'onore, sulla trave del caminetto!




grandissimo incoraggiamento

Oggi voglio ringraziare davvero di cuore Pam, Vale, Orka, e una nuova amica (dalla quale aspetto notizie riguardo l'apertura di un blog....): Yrbag, perchè non hanno mancato di offrirmi incoraggiamento e consigli per aiutarmi a imparare a eseguire le cuciture su curve strette. Grazie a tutte! E un grazie speciale a Luijo, che oltre a essere stata la prima a correre in mio aiuto (EROA), anzichè scoraggiarsi davanti alla mia palese inettitudine è stata prodiga di suggerimenti e addirittura mi ha incoraggiata... con un premio! Davvero Luijo, sei stata dolcissima e tanto cara... con tutte le meravigliose e abilissime creative del weblog lei ha deciso di premiare me (e altre creative) con la motivazione:


"... voglio premiare queste ragazze per l'impegno che stanno mettendo nel cucito creativo... forza!!!! Luijo"


Non è meravigliosa?? Ed ecco il mio favoloso premio, che apprezzo davvero tanto tanto

All'apertura del mio blog non mi sarei mai aspettata di ricevere così tanto da tutte voi, e non immaginate quanto contino per me i piccoli, grandi gesti che fanno sentire la vostra presenza, l'incoraggiamento e l'aiuto. Come si fa a non impegnarsi per poter ricambiare? Spero che presto dalle mie mani (e dalla Gilda) escano delle cosine carine da poter condividere con voi, con un post o con un dono!

mercoledì 27 agosto 2008

me tapina

... Sarà che non era giornata. Sarà stata la stoffa poco collaborativa. Sarà colpa della sedia scomoda. Sarà il tavolino troppo piccolo e alto. O sarà che devo fare ancora molta pratica... ma questo è quanto di meglio sono riuscita a fare ieri pomeriggio. Figuratevi il peggio... praticamente ho massacrato quel pezzetto (piccolo per fortuna) di un bel misto lino, bello consistente, per imparare a cucire in curva. Sob.
Qualcuno venga in mio aiuto! Dov'è che sbaglio? Finchè devo cucire dritta o devo eseguire delle cuciture curve ma belle ampie non ho grosse difficoltà, ma come si fa quando si deve cucire l'orecchio di un topolino di circa 5 o 6 centimetri?
Topolino? ho detto proprio "topolino"?? Ecco cos'era!! E' colpa del topo!! Lo sapevo: io coi topi proprio non ho feeling. Un'altra pantegana da far fuori.
Mi spiegate come fare? Sul serio: ho cercato di essere lesta a ruotare il tessuto, e di premere molto dolcemente "l'acceleratore" della Gilda, ma se rallento ancora o si ferma o fa una schifezza di punti; non riesco proprio a seguire il tracciato. Oltre a tanta tanta pratica c'è qualcosa che posso fare? Heeelp!
(Luijo, sicura di volermi ancora fra le tue adepte?) bacibacibacibaci

martedì 26 agosto 2008

Accidenti!

Buongiorno a tutti amici cari.
No, non sono stata in vacanza... sono solo stata impegnata a rimediare ai danni che abbiamo subito domenica... Ehhh già. Vi racconto come è andata. Sabato sera come al solito le finestre di casa erano belle aperte per godere dell'arietta fresca che solleticava le tende. Dopo cena ci ritiriamo in taverna, dove io mi metto a spulciare i miei blog preferiti e ammòre gioca con Nova sul divano letto aperto a mo' di piazza d'armi... Dopo un po' li raggiungo pure io e ci appisoliamo. Dal pisolo al ronfo è un passo. Alle due di notte la nostra cucciolona ci sveglia con un guaito pietoso, saltando giù dal divano ci "chiama" al piano superiore. E ci accorgiamo appena in tempo che si sta scatenando la furia degli elementi: ammòre con scatto felino chiude in un lampo finestre e tapparelle, mentre io a stento riesco a sigillare i portoni del garage. In un secondo una tempesta di sassi si abbatte con violenza inaudita contro la facciata della casa, e per due minuti una grandinata di chicchi senza pioggia vien giù con un fragore che mi ha spaventata tanto da farmi venire il singhiozzo, durato fino alle tre e mezzo del mattino!
Chicchi di ghiaccio grossi come biglie, ma non sferici: sembravano mini palloncini da rugby e scendevano spazzati da un vento fortissimo quasi orizzontali. In giardino sembrava avesse nevicato: uno strato di due tre centimetri di ghiaccio, che in certi punti si era accumulato in strati anche di 15 centimetri... Una paura!
Quando ci siamo alzati la mattina la grandine naturalmente si era sciolta, ma le piante di orto e giardino erano in condizioni pietose. Il cortile era sparito: un tappeto di foglie bucherellate lo copriva. I miei gerani sembravano chiedere aiuto, gli alberi con le foglie crivellate di colpi... A un vicino si sono rotte le finestre, e pure le nostre tapparelle si sono bucate! Tutto sommato è stata più la paura del danno vero e proprio, e dobbiamo ringraziare la nostra piccola eroa a quattro zampe!! peccato per i peperoni che erano una bellezza, ma pazienza... Comunque oggi mi dedico a cucito e ricamo, magari se riesco a produrre qualcosa di decente nel pomeriggio posto qualche foto! Bacioni


venerdì 22 agosto 2008

arrivano i matitoni!



E' proprio vero che la pazienza premia!

Qualche post fa ho stuzzicato la curiosità di qualcuno con la descrizione di certi matitoni che avevo in mente di usare per lo stitchery; eccoli qui. Questa sera ho aprofittato di un momento di buonumore di ammòre, lasciandolo a finire di grigliare una serie infinita di melanzane per fare la parmigiana (l'orto è in pienissima produzione... stamattina ho invasato i peperoni!), e sono scappata in colorificio per prendere il famoso pastellone. Confermo che un pastellone grande costa sette euri e ottanta, ma meraviglia delle meraviglie ultimamente hanno prodotto questa simpatica confezione di tre pastelli, disponibile in varie combinazioni di colori, a poco meno di sei euri. Considerando che sono anche miscelabili tra di loro e che hanno una durata lunghissimissima non ci ho pensato due volte! Gli impieghi per questi pastelloni sono i più disparati, si usano su qualsiasi supporto: carta, cartone, legno, stoffa, pareti... si usano a mo' di gessetto, o coi pennelli, a mano libera o con gli stencil. Si preleva una scaglietta di colore o si strofina il pennello (o il tampone) direttamente sul colore e via libera alla fantasia. L'importante è "grattare" lo strato protettivo la prima volta che si usano. I pennelli poi si puliscono con diluente nitro. Non so voi, ma la cosa mi stuzzica una cifra e non vedo l'ora di metterli al lavoro!


E poi ho preso anche questo: un tubetto di colore a rilievo trasparente effetto ghiaccio o vetro colato. Non so ancora bene per cosa, ma sono certa che non tarderò a stapparlo!

Se avete qualche curiosità che non ho soddisfatto chiedete pure! A presto!

la mia stanza del cucito

Oggi anzichè presentare me o i miei lavori voglio farvi vedere la stanza dove sto imparando a cucire. Naturalmente è ancora in evoluzione, ma io l'adoro già così com'è! Ieri ammòre mi ha aiutato a riallestire per l'ennesima volta l'interno dell'armadio: praticamente un pezzo da museo ma senza valore, che ci accompagna da quando la casa era pronta e ammòre ci viveva. Per noi è più di un mobile, negli anni ha cambiato un'infinità di destinazioni e stanze. Ora è il mio braccio destro, e custodisce le mie stoffine e i miei attrezzi da cucito. La seconda immagine della prima colonna è il dettaglio di come ammòre ha attrezzato l'interno delle ante per avere la minuteria a portata di mano. La Gilda era in vena di vanitosaggini e ha preteso un primo piano. L'ho accontentata dopo averle estorto la promessa di comportarsi come si conviene a una buona macchina da cucire... La borsa in jeans è un mio wip di vecchia data, un quasi ufo in via di risoluzione, mentre la tenda arancione è della nostra camera da letto; dalla foto non si capisce molto, ma il telo superiore è un'organza stropicciata cangiante, di grande effetto. Le ha cucite la mia mamma, e non è un fenomeno? Bene, per oggi è tutto, a presterrimo!


mercoledì 20 agosto 2008

umpf

Scusate, sono stata un pochino assente, ma per un buon motivo! Bhè, diciamo per vari buoni motivi, visto che questi giorni non li ho proprio passati in poltrona. Non sempre almeno. Ma per vedere i risultati dovrete attendere ancora un pochino: le foto le scatto appena le batterie della digitale si saranno ricaricate. Sob!

So che avevo promesso info sui matitoni per lo stitchery, ma non sono riuscita ad andare in colorificio... sono stata un po' presa. Ma conto di rimediare quanto prima, anche perchè sebbene tutt'altro che inattive mi prudono le mani dalla voglia di fare.

Il vero problema è che sono alle prese col ricamo dell'asciugamano del mio nipotino, ma sono nei pasticci: lo sto detestando! No, non il mio cuccioloso nipotino... il ricamo!! Non so che farci, ma l'ultimo Topolino sta facendo di tutto per irritarmi: non bastavano i mezzi punti, adesso anche i tre quarti e mezzo di punto, i cinque ottavi e un pochino di punto, i sei quinti e un'ombra di punto....... e su una tela intrattabile che mi fa uscire pazza.
Ormai quando vedo il fagottino del lavoro che mi guarda dal suo angolo mi viene l'istinto di voltarmi dall'altra parte per non vedere il malefico ghigno del topastro che mi sfotte. Non so quante volte ho dovuto fare e disfare. E finchè non è finito mi sono ripromessa di non iniziare nessun altro ricamo, altrimenti Topolino va a farsi benedire e diventa un UFO. Brutto pantegana che non è altro. In fondo manca talmente poco... me lo date un incoraggiamento?


nuova ciambella!

Me presuntuosa.... questa la parcheggio tra le ciambelle col buco!


Avete presente la mia dichiarazione per cui piuttosto che pulire casa mi sono offerta volontaria per una serie di prestazioni di manodopera gratuita? Ecco, mentre aspetto che mia cognata si procuri la gommapiuma per le sedie che volevo ritappezzarle, sono andata ad aiutare un'amica a ridipingere la sua stanza-rifugio... e come previsto ci siamo lasciate prendere "un po'" la mano... Da una semplice imbiancatina siamo arrivate a dipingere il soffitto color vaniglia e le pareti color glicine, e su una parete contro cui ha appoggiato il divano le ho dipinto un agelo stilizzato color oro... ma non crediate sia finita! questo è il piano del tavolo che usa come scrivania, prima era una banale tavola di legno semi-grezzo... un bel cambiamento, no? E le sedie? Bhè, naturalmente mica potevamo lasciarle com'erano: appena ne sistemo una vi faccio vedere... E naturalmente non potevamo farci scappare l'occasione per un giretto all'Ikea, vi pare? La mia amica ha trovato le tende, una piantana e varie altre cosucce per rendere il proprio nido molto personalizzato. Siamo soddisfattissime, naturalmente lei più di me!
Apro le porte ai vostri commenti e alle vostre critiche!

Ho anche una bella notizia: la mia mamma è venuta a dire due paroline alla Gilda, e adesso la vegliarda è molto più collaborativa!! Me felicerrima! Naturalmente questo significa che quanto prima torno in produzione!! Yup











lunedì 18 agosto 2008

passione stitchery

Ciao a tutte!
Oggi ho una di quelle giornate in cui aspetto che mi venga voglia/ispirazione per combinare qualcosa.... Per ora l'unica cosa che mi va di fare è stare in vostra compagnia. Ho già fatto il mio bel giretto fra i vostri blog, ma vedo che molte di voi sono ancora in vacanza, così sono andata a cercare nuovi spunti per la mia voglia di fare. E mi è venuta l'ispirazione di aggiungere un nuovo elenco blog, dove andrò a linkare una serie di "posticini" zeppi di idee originali, tutorial, curiosità, spiegazioni, pattern... insomma, una serie di bazar della creatività, come piace a noi!


E poi altra novità: inauguro la mia personale etichetta "stitchery"! Giusto qualche schemino ogni tanto, per offrirvi spunti creativi utili alla vostra voglia di ricamo...

E allora ecco il primo pallido tentativo di offrire un mini mini mini tutorial (talmente mini che nemmeno io so se è degno di definirsi tale...).


Alle prese con la voglia di tentare lo stitchery (un grazie a chi mi ha aiutato in questo con la propria esperienza), ho scovato un blog molto bello, da cui copio spudoratamente l'immagine che spiega i punti impiegati in questa tecnica: Country painting fantasia, della bravissima Laura.


i punti che si utilizzano per stitchery


Una volta riportato il disegno sul tessuto si ricama usando questi punti e poi a piacere si "picchietta" il colore per tessuti con un pennello a zoccolo, creando delle sfumature per dare un senso di profondità al motivo scelto. In commercio esistono dei "matitoni" da cui si preleva il colore che poi si usa come un normale acrilico o colore a olio, che durano moltissimo, ammortizzando il costo non proprio basso (circa 7/8 euro per un matitone ). Sono interessanti perchè con lo stesso prodotto si possono ottenere effetti molto tenui o assolutamente sgargianti, come più vi piace, e una volta asciutto il tessuto può essere lavato in lavatrice fino a 60° senza che il vostro capolavoro si sciupi! Questo pomeriggio penso che andrò a prenderne uno per un'ideuzza che mi frulla, così appena l'avrò collaudato vi saprò dire anche la marca e le mie impressioni sull'utilizzo.
Bhè, spero non avervi deluso troppo con questa nuova etichetta, ma in futuro conto di migliorare! Un bacio


giovedì 14 agosto 2008

Fatiche quotidiane...

... Ma perchè i pomodori non maturano in dicembre? Col freddo che fa è anche piacevole stare sui fornelli a preparare la salsa... per l'estate!!!
Ebbene sì, ho appena finito di trasformare i miei pomodorini ciliegia e datterino in coloratissimi vasetti di profumata salsina. E in tutto il giorno non ho messo una crocetta o dato una frustatina alla Gilda. Sob. Alla faccia del uìc end di ferragosto...

In ogni caso vi segnalo un blog che vale la pena sbirciare: http://countrystreet.blogspot.com/;

AH, HO IMPARATO A LINKARE!!


E poi, visto che ormai non ho più molte foto delle mie creazioni, ve ne posto una un po' fuori stagione...

La sciarpa a coste è un regalo di Natale che ho fatto per ammòre un paio d'anni prima di sposarci. Io spiantata... col naso appiccicato alla vetrina di un bel negozio a contemplare una sciarpa che non potevo certo permettermi di comprare: davvero troppo costosa... però però... mi lancio ad acquistare un bel po' di gomitoli di morbidosissima e robusta lana nero melange, corro a casa e via di ferri da calza. Naturalmente con aiuto di mammà, visto che non avevo mai sferruzzato prima... Lei mi ha caricato i punti sul ferro e mi ha spiegato come eseguire le coste due a due... Ed era sempre accanto a me quando perdevo un punto o sbagliavo per aiutarmi a rimediare. Tichi tichi tichi, ecco che sera dopo sera ho confezionato una sciarpa bella lunga e bella calda per ammòre. Per essere il mio primo esperimento devo dire che non è venuta male, ed è stata molto apprezzata.
L'altra invece nasce perchè avevo voglia di una sciarpona di quelle immense in cui avvolgersi quando fa freschetto, a mo' di scialle, e in cui infagottarsi quando fa proprio freddo, da buttare sopra al cappotto. Il filato è una viscosa sofficissima, di quelle che non pizzicano, calda calda, e con un uncinetto bello grosso, lavorando una semplicissima rete a maglia alta l'ho finita in un baleno.
In ogni caso non fidatevi di una commessa che vi dice: "... lavorata a uncinetto c'è meno spreco, ti bastano meno gomitoli rispetto a un lavoro a ferri...": bombole!!! Ho speso una cifra esagerata per finirla, perchè ormai la volevo larga e lunga, e non mi rassegnavo a una sciarpa di proporzioni inferiori... Inutile dirvi che in quel negozio non ci ho più messo piede. Se avessi saputo lavorare i gettati a ferri avrei speso molto meno in filato, ma che volete farci. Tant'è, la sciarpona l'ho fatta e mi piace un sacco un sacco un sacco. La foto non rende giustizia, ma indossata vi assicuro che è d'effetto.







Shopping!

... Ebbene si, sono stata all'Ikea con mia sorella ieri. E' andato tutto bene, nel senso che ho resistito all'impulso di riempire il carrello con ogni cosa colorata che attirasse la mia attenzione. Ma al reparto tessile non ho sapute resistere, ed ecco il "danno":


La tavoletta da stiro per la mia stanza del cucito, una cornice per sperimentare la tecnica shabby e magari inserirci un ricamino, e stoffine a volontà. Quelle rosse sono destinate a un portateglie pubblicato su "cucito creativo facile" di maggio-giugno, le blu credo che le userò per la produzione di pupazzi destinati a un mercatino dell'artigianato cui parteciperò grazie all'invito della titolare della merceria di fiducia dove mi rifornisco, e le altre... bhè, troverò di sicuro una destinazione. Anche perchè sono scampolini scontati del 50%, probabilmente ritagli, fine pezza o tagli dimenticati. Sia come sia un affare...

La rivista non l'ho presa all'Ikea, ma in edicola, naturalmente, e volevo segnalarvela perchè costa proprio poco, ed è piena piena di idee davvero sfiziose, coloratissime, semplici e d'effetto! La collana è "Diana creazioni" e tra le tante borse spiegate ce ne sono almeno quattro o cinque che vorrei farmi subito subito... E mio marito naturalmente mi dirà: "... e la bancarella dove te la sistemo: in cortile o sul ciglio della strada???"

mercoledì 13 agosto 2008

... premi come piovesse!


Ebbene si... eccoli qui, che vanno a riempire la mia bachechina dei premi... confesso che ogni tanto me li rimiro, li spolvero, li lucido... e mi chiedo che ho fatto di tanto buono da meritarli. Bho. Questi me li ha assegnati la dolcissima Maria Rosa di http://puntocrocebiz.blogspot.com/, e non ho proprio parole, sono bellissimi... e me li sto godendo con un sottofondo romanticissimo di Vasco, gentilmente offerto sempre da Maria Rosa... "voglio trovare... un senso a questa cosa.... anche se questa cosa.... un senso non ce l'haaa...."
Come deontologia premiosa vuole passo a linkare ben 10 bloggine a cui girare questa coppia di premi tanto prestigiosa... spero di essere all'altezza...

martedì 12 agosto 2008

scoperte

Per le braverrime amanti dell'applique, o aspiranti tali, vi segnalo un sito che personalmente ho appena scoperto e di cui mi sono follemente innamorata: "www.fatcatpatterns.com". Siccome non riesco a linkarlo per bene arrivateci con un motore di ricerca, vi assicuro che c'è da perdere la testa: tutti i pattern, e ce ne sono per tutti i gusti, sono assolutamente free; basta cliccarci sopra e poi salvarli. Io ho appena finito il download, adesso chiedo aiuto a voi:
chi mi spiega passo passo come si quilta?
Ecco, io vorrei provare l'applique a macchina (secondo me viene più ordinato) con la Gilda, ma 'nsò mica se lei è sufficientemente collaborativa... eheh, sta facendo "piedino" da mercante. E poi non saprei quali punti usare e come impostarli, essendo priva del libretto di istruzioni...
Per farlo a mano credo che basti tagliare i pezzi calcolando il margine, stirarlo e poi applicare le varie parti a punto festone un po' fitto, ma i miei dubbi sono:
  1. se i pezzetti da applicare li irrigidisco con la fliselina viene meglio?
  2. o forse esiste una specie di fliselia "biadesiva" che fa aderire i pezzi alla base da decorare?
  3. una volta finiti i vari tops, bordati, imbottiti e foderati, devo pure quiltarli o va bene così?

Mi date una mano? Che poi è tutta colpa vostra, siete troppo brave, mi fate vedere tutte le cose che fate e mi vien voglia di scopiazzarvi per vedere se riesco a imparare e se mi diverte. 'nnaggia a voi... mo' pagate pegno e insegnatemi l'applique, o non ci dormo la notte!!

per piacere...


lunedì 11 agosto 2008

spatacrashata



Ed ecco una delle mie prodezze andate non proprio a buon fine. Correva l'anno 2007, era in prossimità di ferragosto. E ho imparato che per la mia famiglia d'origine è una data infausta... Andiamo con ordine, ma a ritroso. Era appunto un anno fa, che mi è preso il ghiribizzo di riverniciare la ringhiera del terrazzo ormai un po' anemica. Ammòre dice: ma chissene, lascia stare, lo faccio io il prossimo anno... E io, piccata: cosa vuoi, che non sia capace? chi credi abbia aiutato mio papà a riverniciare tutte quelle di casa sua?... E ammòre: mpf. Naturalmente lo interpreto come un: ma si, dai, sei grande, sei mitica, che bello fallo tu che sei brava. Naturalmente. Sicchè passo due giorni a ripulire e spazzolare ricciolo per ricciolo, col caaaldoo, ma vabbè. Mi armo di diluente al nitro, stracci, cartoni, pennelli, tazze, vernice, cappellino, radiolina, e tanta pazienza. Tutto procede benebenissimoallagrande finchè le due mani di fondo sono asciutte. E finalmente è ora del mio personalissimo tocco d'artista: la ramatura... pennello spelacchiato alla mano e via. Altri due giorni per pennellare tutta la parte interna e gli spessori. E la parte esterna??? Gnehm... ok, devo farmi forza e coprire la distanza di due metri e 20 che separa i miei piedi dal terrazzo cavalcando una scala. Ecco, quello è un aggeggio con cui non sono mai andata d'accordo... Ammòre si fa prestare la scala telescopica da nostro cognato, me la posiziona, stede i teli tutto attorno e torna a fare le sue cose. "Ammòre, ma sei sicuro che posso andare sicura su 'sto coso?"... "...mh..." "Ammòre, ho bisogno di sentirmi dire che posso andare sicura su 'sto coso!" "Vai sicura"

SPATACRASHHH PIM CRAK !!!!

Nel momento esatto in cui ho raggiunto l'ultimo scalino, nel tentativo di aggrapparmi alla ringhiera per sentirmi sicura, mi sbilancio e cado, raggiungendo il suolo con la tazza di colore ancora in mano (in frantumi). Mi sono spatacrashata, causando un mucchio di guai: ho schizzato di vernice il muro della casa, che non viene più via (costa troppo rifare la facciata: ci ho piazzato un rampicante davanti), ho rotto la scala a mio cognato, ho fracassato la tazza e non ultimo mi sono rotta una costola... Sob. Il lavoro l'ha dovuto finire ammòre, povero ciccio, che non è neanche la sua passione rifinire a piccoli tocchi! Comunque quello in foto è il risultato, un poco impolverata, ma non è malaccio, via.

Ah, perchè il ferragosto a casa mia non facciamo più lavori impegnativi?

1976, io in fasce, i miei stavano completando i lavori di casa e papy fa un volo di due piani e mezzo, schiantandosi si "ammacca" una vertebra. Non so quale santo in paradiso l'abbia protetto.

1996, dallo stesso identico punto cado pure io, ma questa volta la scalinata di legno ha interrotto il mio volo dopo mezzo metro, rimbalzo contro uno spigolo, e mi va bene: contusione tra due costole (poco più su di quella che di lì a qualche anno andrò a rompere).

Mi sa che le settimane di ferragosto le passerò sempre coi piedi ben piantati a terra...

domenica 10 agosto 2008

la tenda geniale

Non riesco a capire se più di un post al giorno disorienta, se passate di qui fugacemente e in poche a causa delle vacanze incombenti/della noia suscitata dal mio blog, o se la ricetta della torta hulk non vi sia proprio piaciuta. Moh. Vorrà dire che ce la mangiamo io e ammòre che ne va matto!!
Oggi invece vi posto un lampo di genio che la mia mente malata ha concepito e che ammòre si è prestato a realizzare.
L'ultima rampa di scale che porta in taverna a suo tempo l'ho fatta attrezzare con una dispensa a cassettoni (mobili di produzione della linea più economica), e nella nicchia abbiamo alloggiato il congelatore verticale. Il risultato non è male, ma ancora dava un che di magazzino. Sicchè ho pensato di chiudere il tutto con una tenda carina, ma mi sono resa conto che spostare ogni volta la tenda significa non averla mai in ordine, e che l'ingombro della tenda tutta da un lato avrebbe reso poco agibile l'apertura del congelatore. Umpf. Ci voleva una federicata. Pensa e ripensa ecco che dopo una notte quasi insonne il lampo di genio arriva sulle ali di Morfeo. La mattina spiego l'idea a ammòre, e nel pomeriggio andiamo in gita al Castorama.
Troviamo un aggeggino che fa quasi al caso nostro (naturalmente ammòre sarebbe riuscito a crearlo con qualche pezzetto di metallo, il suo trapano a colonna e un puntino di saldatrice, ma io rompina volevo che fosse anche bello da vedere...), lo rigiriamo tra le mani e pensiamo già a come modificarlo per adattarne lo scopo alle nostre esigenze. Una volta a casa nel giro di un'oretta il meccanismo era già bell'e mc-giverato e pronto per la tenda. Ed ecco il risultato:






così è come si presenta il lavoro finito, ordinato ed esteticamente piacevole (la tenda mi è costata solo 10 euri...)










Nella seconda foto invece si vede il meccanismo che ruota e quello che la tenda nasconde dietro...









E questo è il dettaglio del meccanismo
Che ve ne pare? noi siamo molto soddisfatti!

sabato 9 agosto 2008

povero ammòre...

... che gli tocca fare per la pagnotta.
Qualche tempo fa il mio maritozzo ha deciso di adoperarsi in maniera più attiva per ottenere condizioni lavorative più umane. Almeno per riuscire a lavorare in sicurezza, visto i tempi che corrono... sicchè è diventato rappresentante sindacale, ma della "fazione" opposta a quella in cui "milita" il capo fabbrica...
Ieri si è tenuta una riunione sindacale con la partecipazione di un superiore che lavora alla sede principale. Al tavolo delle trattative il mio poco diplomatico ammòre ha snocciolato con dovizia di particolari (e dati alla mano) una serie di problematiche piuttosto scottanti, facendo fare una figura da niente al capo fabbrica. Il quale, per contrasto alla pacatezza e all'italiano forbito (... scusate, ma qui mi prendo un pizzico di merito, visto che mio marito è uno più da "tarallucci e vino": da anni cerco di erudirlo ad un linguaggio che ispiri un certo riguardo. In molte circostanze sono convinta che faccia la differenza. E ieri ho proprio goduto nel sentire che seguendo i miei consigli ha fatto un figurone!!) sfoggiato appunto dal mio ammòre, saltava su con le bave alla bocca a insultare e sbraitare... Intuirete che ammòre, dopo anni di angherie e vessazioni si è cavato una grassissima soddisfazione. Fermo restando la certezza che avrebbe pagata carissima questa piccola vittoria.
Infatti questa mattina il capo fabbrica gli si avvicina aprofittando dell'assenza di scomodi testimoni (è un artista in questo), al solo scopo di augurare al mio ammòre "che morisse insieme a tutta la propria famiglia"...
Noblesse oblige.

Torta Hulk

Inauguro una nuova etichetta! Questa ricetta l'ha scovata mia sorella non so dove su internet, e mio nipote l'ha subito chiamata Torta Hulk.
Vi assicuro che è una vera delizia! Il colore verde acceso dell'impasto è un po' originale, e come fine pasto è quasi "digestiva"!!
3 UOVA
2 VASETTI ZUCCHERO
1 BUSTINA VANILLINA (facoltativa)
1 PIZZICO SALE
1 VASETTO YOGURT COCCO (OPPURE BIANCO)
2 VASETTI SCIROPPO MENTA
½ VASETTO OLIO
1, ½ VASETTI DI FARINA DI COCCO
3 VASETTI FARINA
½ FECOLA O MAIZENA
1 BUSTINA DI LIEVITO
GOCCE O SCAGLIE CIOCCOLATO FONDENTE

SBATTERE BENE (POSSIBILMENTE CON FRUSTE ELETTRICHE) UOVA INTERE CON ZUCCHERO, VANILLINA E SALE.
AGGIUNGERE PRIMA LIQUIDI, POI LE FARINE CON IL LIEVITO (IL COMPOSTO DEVE RISULTARE MOLTO FLUIDO).
PER ULTIMO AGGIUNGERE IL CIOCCOLATO.

INFORMARE A 180° PER 40 MIN. CIRCA (FATE PROVA STECCHINO).

QUANDO è FREDDA DECORARE A PIACERE CON ZUCCHERO A VELO.

Buon appetito!

venerdì 8 agosto 2008

Voglio andare a vivere in campaagnaaaa ahaaaaa

Mi sembra di aver capito che siano piaciute le immagini che ho postato di casa mia e della "campagna" dei miei.
Devo dire che il paese dove vivo non è proprio una meraviglia... diciamo che siamo tagliati fuori un po' da tutto, per ogni più piccola necessità si deve disporre di un auto, età media dei residenti circa 75 anni (eh, sì, io e il mio ammòre l'abbiamo alzata un po' stabilendoci qui), zero attrattive pochi servizi.
In compenso avete visto il panorama di casa mia, e quanto prima scatterò qualche foto della valle qui vicina, una barena dove è possibile fare bird watching, che al tramondo regala sensazioni indescrivibili tingendosi di tutti i colori che riuscite a immaginare.


Questo che vi mostro è il cancello tanto amato da Nova, l'ingresso privilegiato al suo parco giochi personale... Anche ieri sera il mio ammòre l'ha lasciata libera di scorrazzare un po' prima di cena... alle undici e mezzo, buio pesto, è dovuto andare a recuperarla dal fondo del campo perchè la dispettosa stava stuzzicando tutti i cani del vicinato, che a sentirla "libera e bella" hanno innalzato un coro di protesta per poter avere lo stesso trattamento!!


E questo è il polletto nato l'altro ieri, non dai miei, ma dalla Gilda. Non mi sono divertita tanto a farlo. Non per colpa del pollo, ma della Gilda, che aveva la luna storta ed era poco propensa a collaborare. Ci teniamo ancora il muso io e lei. Cocciuta e fannullona. E pure dispettosa: mi ha fatto fuori ben 2 aghi in due giorni... devo farle un discorsetto: il centro multiraccolta è sempre pronto ad accoglierla, e non credo le tributerebbero gli onori che le spettano in casa mia...






scioglievolezza

No, non quella di Lindor. E nemmeno quella dovuta al gran caldo. Bensì quella dovuta a questo dolcissimo premio che la meravigliosa Valeria mi ha assegnato:


Non è bellissssimo??? Faccio il mio dovere e lo giro a:

http://nuvolerosa-sabry.blogspot.com/

http://dalmatian-and-theblackcat.blogspot.com/

http://lamany.splinder.com/

http://makingpretties.blogspot.com/

http://dolcifusa.blogspot.com/

http://www.orkaloca.com/

http://psychiatrichelp.splinder.com/

Qualcuno mi spieghi come posso fare per linkare decentemente i miei blog preferiti. Gnak.

mercoledì 6 agosto 2008

INDIGNAZIONE

Sono arrabbiata. Sono furibonda. Sono schifata e frustrata. Ho il magone.
Non si fa. Non si deve permettere che accada.
Il fatto è questo. Un paio di case dopo la nostra vive una coppia di anziani, marito (ottuagenario piuttosto pimpante) e moglie (che poverina non ha mai goduto di un po' di salute in vita sua), con accanto l'unico figlio e la nuora. Naturalmente nuora e figlio non è che siano tutto il giorno appresso ai genitori, con ciò non significa che non si prendano cura di loro. La signora una ventina di giorni fa ha subito una serie di piccole ischemie transitorie, che per fortuna non hanno comportato invalidità gravi, certo che un briciolino di lucidità se la son ben portata via.
Ora, questa mattina il marito stava dietro casa, nell'orto, e la signora stava seduta all'ombra davanti casa, quando un'auto si ferma, scende una signora che descrive come una trentacinque/quarantenne di bella presenza, e in auto resta ad aspettarla un signore. Questa ignobile persona le si avvicina dicendo che stanno facendo il giro per avvisare tutti che la nostra zona è presa di mira dai ladri, che bisogna fare attenzione e che le facesse vedere dove tengono i soldi per consigliarla sul luogo più sicuro... Immaginate il resto: l'ignobile dopo aver circuito un'anziana donna, che vive modestamente di pensione senza aver mai torto un capello a nessuno in tutta la propria vita di sacrifici, se l'è svignata coi risparmi di mesi di pensione, accantonati con parsimonia al fine di fare il pieno di gasolio per scaldarsi quest'inverno... Non le tollero queste cose, sono disgustata e se avessi per le mani quella schifosa saprei ben io che farne.
Ma dico io, è facile provare tenerezza per un bimbo o un cucciolo, ma il rispetto per la fragilità di un'anziano, per la sua dignità di persona, per il contributo che ha ben dato alla società col proprio lavoro, con l'educazione impartita ai figli. Con la saggezza di una vita.
Voglio fare un appello, permettetemi. Lo so che tutte noi siamo oberate da mille impegni, e che fatichiamo a ritagliarci una mezz'ora anche solo per depilarci. Capisco che d'estate la voglia di evasione è tanta. Ma se avete una zia anziana lontana dai figli, o una nonna orgogliosa "che io mi lavomistiromifacciotuttodasolachesonoancoraingambaio", o un vicino di casa vedovo, qualunque persona anziana e sola che conosciate: dedicatele un pensiero, una telefonata, un saluto, una chiacchiera, una visita di un quarto d'ora. E ditele di non fidarsi di nessun NESSUN estraneo, e di chiedere a qualcuno di fiducia di controllare la veridicità di quanto vien detto loro. Avvisateli di non aprire a sconosciuti e non consegnargli valori o denari. Un piccolo gesto, ma enorme per loro.

My heroe!!

L'ho fatto. Sapevo che sarebbe successo. E' uno dei miei limiti: se non condivido le cose con mio marito è come se non fossero successe. E così ho fatto outing. Gli ho detto del mio bloggino. Gliel'ho mostrato. Pensavo che mi avrebbe preso per il c*lo, o che mi dicesse che perdevo tempo... Invece no! Mi ha fatto pure i complimenti (lui così tirchio con le lusinghe), ha riso dei miei post, e gli è addirittura piaciuto il ritratto che ho fatto di lui. Cose da pazzi! E ora il mio blog, non so, mi sembra più vero e mi piace anche di più! Ma allora gli faccio un regalino al mio ammòre: lui così orgoglioso della propria legnaia, fissato con l'approvvigionamento al punto di conoscere ogni ciocco che abbiamo da parte per nome e numero di matricola, eccolo qui: intento a spaccare quelle enormi fettone d'albero per la nostra stufa e il nostro caminetto! Il pezzo di terra è gentilmente messo a disposizione dai miei, così il cortile di casa nostra resta in ordine, mentre la legnaia è la regina di casa nostra...

Il baldo alle prese con l'accetta: in una vita precedente doveva essere un castoro. E nella prossima si reincarnerà in un boscaiolo canadese, raggiungendo così il proprio Karma. Non capite la maniacalità di cui è vittima. Per questa fissa tutta la famiglia lo sfotte a ogni piè sospinto... Sono gelosa. Gelosa dei suoi adorati ciocchi. Nella scala delle priorità ci sono: la sua mamma (pure giusto...), la legna, Nova, e io a parimerito col suo lavoro... ditemi un po' voi! Nella seconda immagine non so se si nota il sorriso di compiacimento... ehehehe!

E ora voglio postare un reportage un po' agreste, tanto per farvi capire l'ambiente in cui orbito!
Galline e paperotti sono l'orgoglio della mia mamma, e secondo me sghignazzavano a vedere il mio ammòre alle prese con l'ascia di guerra!!
Non vi affezionate: sono già tutti finiti in pentola o nel forno (ed erano "tenerissimi". Non inorridite: quale forma pensate avessero quelli che avete preso ieri dal macellaio sotto casa??). Ed ora vi posto la foto del panorama di cui abbiamo goduto tutta la primavera e l'estate scorsa dal terrazzo della nostra camera da letto... Non male, eh?
Per tutta la stagione la fragranza della camomilla carezzata dalla brezza entrava dalle nostre finestre, alternandosi a quella della lavanda o dei gelsomini del mio giardino.


Ehhh si. Sono proprio fortunata!

Quest'anno invece papaveri e camomilla hanno lasciato il posto al frumento, che ha fatto impazzire la mia allergia... Fortuna che adesso è sparita con le spighe già "impacchettate"! Domani vi posto l'ennesimo immeritatissimo premio che la mia amica Vale mi ha gentilmente assegnato... sono assai imbarazzata! A domani!





































Se vi interessano le mie creazioni:
federicabasso17@libero.it